Uscire dal caos: si può. Se sai come farlo!
Il rinnovo di un negozio è una sfida per la distribuzione indipendente, specialmente quando disordine e accumulo di merce rendono difficili la gestione e l’esperienza di acquisto. Serve un nuovo ordine per migliorare efficienza e fruibilità.
Fare ordine: una sfida strategica dai molteplici obiettivi
La sfida iniziale di fare ordine comporta un cambiamento di mentalità per l’intera azienda e si basa su alcuni principi: il disordine va prevenuto; l’ordine è funzionale alla vendita; il rifornimento dello stock e il monitoraggio delle vendite sono attività essenziali. Durante la trasformazione, ogni fase deve essere completata prima di procedere: riorganizzare lo spazio fisico e merceologico; razionalizzare l’assortimento con un sistema di categorizzazione per gestire meglio scorte e dati; ottimizzare la redditività dello spazio con i planogrammi; migliorare l’esperienza del cliente assicurando un percorso d’acquisto fluido, una comunicazione efficace e utilizzando il Visual Merchandising operativo.
I numeri sono le fondamenta dell’ordine
Nel Visual Merchandising, i dati sono fondamentali per ogni progetto e si dividono in due categorie: dati sulla clientela, utili per creare l’identikit del cliente attuale e target, e per analizzare bisogni e comportamenti d’acquisto; e dati di vendita, che aiutano a monitorare le performance di articoli, linee e marchi, selezionando i prodotti da esporre e quelli da smaltire o promuovere. Queste analisi guidano ogni decisione relativa al layout del negozio, al concept, alle attrezzature e ai planogrammi, essenziali per sostenere la crescita del fatturato.
Concept Design
L’attività di progettazione traduce gli obiettivi dell’azienda distributrice, come la crescita delle vendite e del posizionamento, in un concept distintivo, su misura e coerente. Nel progetto sono integrate attrezzature modulari personalizzate, espositori POP durevoli e complementi di arredo. Segnaletica e comunicazione, interna ed esterna, sono coordinate per creare un impatto decisivo sullo Shopping Journey, evidenziando le famiglie di prodotti e rafforzando i marchi riconosciuti dai clienti. L’impatto del concept design si riflette direttamente sul cliente, che richiede semplicità, accessibilità e rapidità nel servizio.
STORE CHECK
Procedimento di ispezione e valutazione di un negozio, con focus particolare sullo Shopping Journey e sul comportamento d’acquisto del consumatore.
TEAMWORK
Attività di gruppo da fare a inizio progetto per stabilire gli obiettivi. Vi partecipano titolari e manager del negozio, con i consulenti.
ANALISI
Dati di vendita e dati riguardanti la clientela sono la base di ogni ristrutturazione. Devono essere analizzati in dettaglio, interpretati e monitorati costantemente.
LAY-OUT MERCEOLOGICO
Logica di raggruppamento e categorizzazione delle famiglie merceologiche, finalizzata a stimolare associazioni di acquisto.
CONCEPT DESIGN
Progettazione del lay-out strutturale del negozio, incluse la creazione dello stile, la disposizione degli arredi, la scelta dei materiali e l’illuminazione.
PLANOGRAMMI
La collocazione dell’assortimento sugli scaffali può cambiare nel corso del tempo, sulla base delle linee guida stabilite all’inizio e dell’analisi dei dati di vendita.
Schema di budget
Un restyling completo è un intervento raro e include diverse voci di budget, con incidenza variabile in base al tipo di progetto, alla superficie del negozio e agli obiettivi economici del commerciante. In generale, l’investimento si suddivide in cinque macro aree: opere edili, attrezzature, progettazione, allestimento e comunicazione. L’impatto economico può essere ridotto accedendo a finanziamenti o optando per il noleggio delle attrezzature. Il ritorno sull’investimento è misurabile fin dai primi momenti successivi alla nuova configurazione.
L’importanza dei planogrammi per la distribuzione indipendente
Per la distribuzione commerciale indipendente, i planogrammi rappresentano un’evoluzione nella gestione dello spazio espositivo. Un commerciante al dettaglio che decide di introdurre i planogrammi può ottenere numerosi vantaggi:
● maggiore redditività del punto vendita
● uso più efficace dello spazio disponibile
● migliore gestione degli ordini ai fornitori
● migliore gestione delle scorte
● riduzione dei tempi di allestimento e caricamento facilitato dei banchi
● aumento delle vendite totali e dello scontrino medio
● miglioramento della soddisfazione dei clienti
● vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti sul territorio.
DECALOGO delle Buone Pratiche per chi si accinge a fare un restyling totale di un negozio
Quando si affronta un restyling completo del negozio, è fondamentale comprendere che si tratta di un progetto straordinario che richiede un impegno altrettanto eccezionale, e che avrà un impatto significativo sul proseguimento dell’attività. Affinché abbia successo, sebbene si possa avvalere di fornitori esterni, l’imprenditore rimane insostituibile e il suo personale coinvolgimento in ogni fase del processo è totale.
Pianificare con largo anticipo: se non è possibile chiudere l’attività per il tempo necessario, evitare almeno di partire con i lavori a ridosso della data di riapertura o inaugurazione. Allocare del tempo per gestire eventuali imprevisti.
Verificare sistema gestionale: è indispensabile avere un sistema di gestione dei dati aggiornato, efficace e funzionale, per gestire il cambiamento senza errori o interruzioni dell’attività.
Prepararsi ad un inventario straordinario: assicurarsi che tutto l’inventario sia accuratamente classificato e organizzato. Questo ridurrà il rischio di disorganizzazione durante l’allestimento e il trasferimento degli articoli nella nuova configurazione del negozio.
Programmare gli allestimenti: i giorni di allestimento vanno pianificati con anticipo, sia che si lavori in autonomia sia che ci si affidi a un fornitore esterno. Prevedere un piccolo margine per gli imprevisti, sempre!
Orientare la progettazione: valutare attentamente le esigenze dei consumatori e adattare lo spazio per migliorare l’esperienza d’acquisto (Visual Merchandising operativo).
Collaborare con i fornitori: comunicare tempestivamente con fornitori e partner coinvolti nel restyling (ad esempio, lo studio di progettazione, l’impresa edile, chi si occupa di arredamenti, impianti elettrici, ecc.). Coordinare il loro intervento per evitare sovrapposizioni e inefficienze.
Curare la formazione: se il restyling prevede l’introduzione di nuove tecnologie, assicurarsi che il personale sia adeguatamente formato per usarle e che il negozio sia equipaggiato per supportare l’infrastruttura tecnologica.
Gestire la comunicazione in modo efficace: pianificare una campagna di comunicazione ad hoc per tenere informata la clientela durante il processo di restyling. Utilizzare canali social, e-mail e cartellonistica per annunciare i cambiamenti e la data di riapertura.
Essere flessibili nei tempi e nella gestione del budget: nonostante una pianificazione attenta, può succedere che lavori straordinari richiedano più tempo e risorse del previsto.
Dopo il completamento del restyling, eseguire un controllo accurato del negozio per assicurarsi che tutto funzioni correttamente. Verificare l’efficienza dei nuovi sistemi, l’adeguatezza dell’esposizione dei prodotti e l’organizzazione dello spazio. Mettere in atto procedure di monitoraggio per mantenere la condizione raggiunta.