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Adottare i planogrammi significa intraprendere un percorso di crescita economica, migliorando vendite, acquisti, organizzazione del lavoro e servizio al cliente.
Per i distributori indipendenti, il planogramma rappresenta una risorsa preziosa per monitorare il rendimento dello spazio espositivo: una “bussola” potentissima, che guida decisioni su prodotti, promozioni e adattamenti all’evoluzione del mercato, distinguendosi dai modelli standardizzati delle grandi catene.
Oltre a essere uno strumento espositivo, che crea ordine, il planogramma consente analisi dettagliate su assortimento e performance di vendita.
Un sistema gestionale è fondamentale per organizzare dati, monitorare referenze e aggiornare l’assortimento, trasformando il negozio in uno spazio che valorizza la gamma di prodotti, la specializzazione e l’esperienza d’acquisto.
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Cos'è il planogramma? Come si costruisce un planogramma? Con gli strumenti del Visual Merchandising è possibile sviluppare esposizioni strategiche che possano supportare Brand, negozianti, dealer e consumatori. Quando il consumatore entra in un negozio multimarca, i Brand competono per catturare la sua attenzione. Posizionamento lungo il percorso d’acquisto, presenza nei punti focali, spazio sugli scaffali, disponibilità del prodotto e segnaletica efficace sono strumenti chiave per emergere rispetto alla concorrenza e attirare l’interesse del consumatore. Secondo Nielsen, il negozio è il touch point che influenza maggiormente le decisioni d’acquisto, con una stima che tra il 60 e il 70% delle scelte avvenga in store. Con l’aumento dei Brand e uno spazio espositivo limitato, è fondamentale ottimizzare la presenza in negozio e mantenere una posizione rilevante sugli scaffali, con strategie di marketing per ogni canale distributivo. Investimenti mirati, misurabili e sostenibili sui planogrammi nel lungo periodo rendono la collaborazione vantaggiosa per produzione e distribuzione.
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Il Category management fa riferimento ad un processo strategico e sistematico che prevede la gestione delle categorie come singole unità di business. Una categoria è un gruppo definito di prodotti e/o servizi che il cliente percepisce come correlati tra loro; infatti, raggruppare l’offerta seguendo una logica ben precisa è utile a semplificare le decisioni d’acquisto. Vedremo come questo tipo di soluzione organizzativa dell’assortimento, che parte dall’analisi di bisogni ed esigenze del cliente, contribuisca ad incrementare valore su tutta la filiera rimanendo fedele e coerente con la visione aziendale.
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La customer journey, ovvero il viaggio del consumatore, si colloca in uno scenario di approccio orientato alla relazione tra persone e spazio che rappresenta un fattore fortemente competitivo. Il processo di customer journey design migliora le esperienze d’acquisto attraverso una profonda conoscenza del consumatore e una strategia ben pianificata, ottimizzando la fruizione di prodotti e servizi per il cliente e aumentando l’efficienza economica del negozio. Vedremo l’importanza di considerare ogni punto di contatto con il consumatore per raggiungere un’esperienza soddisfacente.
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La promozione, grazie ad un importante investimento aziendale volto ad aumentare il traffico e il fatturato, ha lo scopo di evidenziare e valorizzare gli articoli che l’azienda pubblicizza attraverso specifici canali di comunicazione, come ad esempio il volantino. Grazie a peculiari tecniche espositive, una comunicazione impattante e una collocazione strategica del promozionale nel punto vendita, si garantisce la massima visibilità alla merce e si comunica un’idea di convenienza finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo di vendita dei prodotti promozionali nel periodo prestabilito.
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In occasione dell’avvio di una nuova attività commerciale, di sviluppo della rete e di restyling, ogni realtà commerciale necessita di definire il proprio modello di business negozio. Per modello di business si intendono tutti gli elementi chiave che servono per il funzionamento del punto vendita e che lo rendono differente dalla concorrenza. Costruire il proprio negozio attraverso strumenti tangibili, rigorosamente calibrati sui clienti obiettivo, aiuta a creare le condizioni favorevoli di crescita e definire, coerentemente l’assortimento da proporre, il concept store ideale e le modalità espositive più idonee.
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L’origine del Visual Merchandising si colloca già nei primi anni del 1800, anche se non esisteva ancora come vera e propria disciplina. È la rivoluzione industriale a segnare il punto di svolta per un cambiamento nel commercio: a Parigi apre il primo negozio, Le Bon Marchè, che scelse di collocare la merce vicino al cliente togliendo il banco di servizio. La disciplina inizia a concretizzarsi nel 1900, quando si intuisce l’importanza dell’esposizione strutturata della merce nel negozio e trova diffusione l’idea del grande magazzino.
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I reparti di edilizia e falegnameria comprendono prodotti necessari a ristrutturazioni, manutenzioni e progetti di fai da te. Nel tempo hanno conquistato un’ampia fetta di soft bricoleur, prendendo spazio all’interno di negozi e catene Brico. In entrambi i reparti campeggiano prodotti voluminosi che richiedono specifici accorgimenti di Visual Merchandising utili a supportare la vendita a libero servizio e rendere maggiormente efficiente la vendita assistita.
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Nel Visual Merchandising l’ in-Store Communication è il prezioso strumento che permette di agevolare l’orientamento nel punto vendita, la ricerca e la valutazione dell’offerta. Infatti, un’esposizione in grado di far parlare autonomamente i prodotti è realizzata con efficaci segnaletiche grafiche e testuali che permettono di raggiungere questi obiettivi. Partendo dallo studio delle esigenze della clientela obiettivo e dei plus prodotto arrivano a definire le linee guida di una comunicazione finalizzata ad accompagnare il cliente in un’ esplorazione chiara e completa.
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White paper Store planning: in quanto consumatori, viviamo l'esperienza di esplorazione dello spazio negozio in maniera naturale e istintiva: siamo in grado di muoverci liberamente, di mappare uno spazio commerciale e di orientarci tra i reparti senza accompagnamento. Questo traguardo è stato raggiunto grazie ad anni di attenta analisi e studio del comportamento delle persone, che ha reso possibile plasmare gli strumenti di progettazione del Visual Merchandising, disciplina in grado di convertire il punto vendita da un semplice luogo d'acquisto a spazio di esperienza e permanenza.
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White paper Reparto vernici: professionisti del settore o artigiani, appassionati o improvvisati del fai da te: chi rientra in una di queste categorie si è trovato almeno una volta di fronte alla scelta della perfetta combinazione di colori di vernice, del giusto smalto o pennello da acquistare. L’eterogeneità di clientela in questo settore rende necessario diversificare le modalità espositive e di vendita dei prodotti, soprattutto per venire incontro ai soft bricoleur che desiderano ampliare le loro vedute in ambito fai da te e necessitano pertanto di essere accompagnati attraverso la vendita automatica.
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Reparto idraulica e arredo bagno: l’esplorazione a libero servizio di questo reparto è semplice: mobili di vario stile si affiancano in esposizioni lineari e ordinate. Ma davanti a un banco di prodotti per l’idraulica, in quanti hanno bisogno del supporto della vendita assistita? In tanti, soprattutto se si è poco competenti in materia ma altrettanto certi che “non sarà poi cosi difficile sistemare la perdita del rubinetto”. Questa difficoltà nasce dal fatto che la maggior parte dei lineari cosiddetti tecnici, si rivolge spesso agli artigiani che sanno cosa cercare e conoscono ogni tipo di raccordo, sifone o accessorio di qualsivoglia impianto. Ma cosa succede se l’esposizione del banco tecnico è alla portata di chi vuole cimentare nel fai da te? Si vende con maggiore facilità e si vende di più: vediamo come.
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Magari non vedremo sfilare alla prossima Milano fashion week tute da lavoro e scarpe antinfortunistiche, ma se vogliamo esporre in maniera efficace e funzionale questo assortimento, dobbiamo fare riferimento alle stesse modalità di presentazione dei negozi di moda. Il comparto dell’abbigliamento da lavoro è in forte crescita e gli assortimenti sono in continua evoluzione per poter rispondere a peculiari esigenze di comfort e sicurezza. I canali distributivi che offrono abbigliamento da lavoro sono innanzitutto le rivendite specialistiche di ogni settore, ma da un po’ di tempo anche in GDS stanno comparendo intere corsie e reparti dedicati. Per ognuno di questi canali la presentazione visiva deve essere di grande impatto, attirare la clientela obiettivo, aumentare la forza del brand e supportare l’acquisto a libero servizio: vediamo come!
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Da parecchi anni il reparto casalinghi è entrato nel mondo brico grazie all’evolversi degli assortimenti che sanno rispondere ad un target appassionato alla casa a 360°. L’inserimento dei casalinghi in una superficie specialistica offre spunti di acquisto aggiuntivi e complementari alle gamme core business, presidia bisogni comuni ed offre una dinamica commerciale di forte attrazione. Per questo motivo il reparto richiede di un Visual Merchandising adeguato alle particolari caratteristiche dei prodotti ed alle nuove modalità di acquisto: cosi come la Ferramenta tradizionale si è evoluta nelle esposizioni a libero servizio della GDS, anche il Casalingo sta vivendo una sua naturale trasformazione che sta strutturando reparti ed esposizioni sempre più connotati.
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White paper reparto PET: Teneri, giocherelloni e simpatici, gli animali da compagnia si trovano praticamente in tutte le case degli italiani, dove vengono considerati veri e propri membri della famiglia. La scelta dei prodotti è guidata principalmente da una forte attenzione verso il benessere dell’animale da compagnia, per questo motivo il negozio fisico, il display e gli addetti alla vendita devono riuscire ad accompagnare il cliente tipo, in un’esperienza di acquisto capace di offrire spunti e risposte ai molteplici bisogni legati al mondo dei Pet (Pet: versione inglese di animale domestico). Attraverso alcune semplici indicazioni di Visual Merchandising sarà quindi possibile allestire e/o mettere a punto il proprio reparto, shop in shop o negozio, per renderlo chiaro, fruibile e modellato sugli obiettivi di crescita di fatturato
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Scatole, contenitori e scaffalature di servizio: questo è il reparto sistemazione, cosi come da classificazione, ormai comune, del mondo del bricolage. Grazie all’ampia versatilità i prodotti della sistemazione sono adatti a molteplici utilizzi sia domestici che professionali, il che rende il reparto tanto un punto di riferimento per diverse tipologie di clientela, quanto una leva strategica per il distributore per eventi promozionali. Anche per questa merceologia il Visual Merchandising è di grande supporto: impiegando alcune semplici regole espositive è possibile sviluppare vendite accompagnando il cliente nell’esplorazione e nell’acquisto a libero servizio.
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Con il termine automotive si definisce il settore merceologico che comprende tutti i prodotti dedicati alle 4 ruote e 2 ruote, quali automobili, motociclette e bici. Negli anni, grazie allo sviluppo tecnologico del settore, ma anche a seguito della crisi economica, le persone si sono avvicinate sempre più ad una manutenzione fai da te delle vetture e questo ha consentito al comparto di crescere rapidamente. Allo sviluppo dell’offerta si è resa pertanto necessaria una strutturazione dell’esposizione chiara, capace di coinvolgere l’utente privato e in grado di rispondere ad una domanda sempre più puntuale di prodotti.
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Nel reparto tecnico bricolage e ferramenta, le merceologie denominate "tecniche" rappresentano il core business dell'offerta. I prodotti che caratterizzano gli assortimenti tecnici presidiano una vasta area di mestieri, svolti soprattutto da professionisti ma anche da hobbisti e provati, ovvero coloro che per piacere o necessità svolgono attività di fai da te (termine derivato dalla locuzione americana do it yourself - DIY). Con l'avvento della distribuzione a libero servizio, anche i prodotti tecnici hanno preso posto sugli scaffali e per essi l’attenzione all'esposizione deve essere molto ben strutturata affinché sia realmente efficace e riesca a raggiungere il maggior numero di consumatori.
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Il reparto detergenza è chiamato anche reparto drug o shop in shop cura casa e persona. Questo spazio non si trova in tutti i negozi, ma si sta strutturando nel tempo in un crescente numero di catene e punti vendita indipendenti, grazie alla forte spinta che gli specialisti del drug hanno dato al settore ma anche in virtù della sua presenza strategica all'interno dell'offerta DIY.
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Come si muove il cliente all'interno del reparto illuminazione e quali caratteristiche valuta per la scelta della lampada giusta? La categoria dell'illuminazione è vasta e articolata: ci sono molteplici funzionalità, concorre l'aspetto estetico, chiaramente la tipologia di luce che emette il corpo illuminante e l'ambiente in cui andrà installato. Ecco quindi che anche il settore più luminoso del mondo bricolage non può che richiedere una particolare attenzione sotto l'aspetto del Visual Merchandising per poter accompagnare il cliente nel suo percorso a libero servizio.
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Per le persone il Natale ricopre diversi significati legati alla sfera emozionale, e il desiderio principale è quello di circondarsi di elementi che possano ricreare la magia della festività. I prodotti in commercio che soddisfano questo bisogno sono molti, ma a differenza di molte altre categoria di merce, questi devono comunicare soprattutto delle suggestioni.
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Principi di illuminazione? Fare luce dove c'è l'oscurità! Sì, corretto: ma l'illuminazione non è solo questo. Sono molte le ragioni per cui illuminare bene un negozio è fondamentale: con una buona illuminazione si valorizza la merce, è possibile catturare l'attenzione e gli occhi delle persone che osservano i prodotti, si riescono ad indicare meglio dei momenti espositivi strategici...
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Nel comparto distributivo del fai da te il reparto decorazione ricopre un ruolo rilevante nella composizione dell'offerta. Negli anni il settore ha sviluppato una forte attrattività nei confronti del pubblico femminile e più in generale delle persone che hanno una particolare propensione nella cura della casa e dei gesti che vi si compiono, sia dal punto di vista estetico che funzionale.
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La vetrina è una parete trasparente di un negozio, che mostra ai passanti l'offerta proposta all'interno. E' il primo contatto con le persone ed è un importante strumento di comunicazione, che mostra la merce in modo scenografico. Attraverso questo spazio, il consumatore può trovare idee, ispirazione, avere un momento di svago e può cogliere messaggi commerciali di interesse.
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Nessun legame alla POP art di Andy Warhol o alla POP music che ci fa ballare: P.O.P. è l'acronimo di POINT OF PURCHASE ovvero punto di acquisto e indica il mondo di espositori "fuori banco" che fanno parte degli strumenti della comunicazione in store. I materiali Pop sono dei display di tipo promozionale e/o informativo che intercettano visivamente i clienti durante il loro percorso di spesa.
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L' area stagionale, è uno spazio dinamico che accoglie durante l'anno, come ci suggerisce la parola stessa, diverse tipologie di prodotti specifici per la stagione in corso. Solitamente le aree non hanno strutture fisse e la tipologia di esposizione prevede anche la disposizione a terra della merce.
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Il Display indica la struttura su cui vengono esposti in maniera strategica i prodotti del negozio. L'espositore supporta la vendita visiva a libero servizio e mette in relazione diretta il prodotto con il potenziale cliente. Lo spazio espositivo Display può essere realizzato con diverse tipologie di attrezzatura, ognuna dotata di specifici accessori funzionali alle metodologie di posizionamento del prodotto.